21 di gennaio, il fuoco cresce e non si estingue più

Nella mattina di sabato 18 gennaio 2020 abbiamo fatto ciò che desideravamo da tanto! Siamo entrate in un luogo abbandonato e impolverato da molto tempo e lo abbiamo fatto nostro, riscontrando sin da subito positività e solidarietà da parte del vicinato e del quartiere.
La Vampa è una casa femminista, uno spazio sicuro in cui vivere libere da ogni oppressione machista e maschilista.
Siamo una realtà eterogenea stufa di arrancare dietro i ritmi scanditi da un orologio che non è nostro! Ci serve spazio, spazio da abitare, anche se non possiamo pagare un affitto, spazio per re-inventare nuovi modi di vivere, a partire dalle nostra quotidianità, dalle relazioni, dalle pratiche di cura, spazio in cui riconoscerci e organizzarci contro la violenza  machista che come un’idra ci colpisce in molteplici forme.
Cantavamo ”il lunedì la testa mi vacilla, oi che meraviglia non voglio lavorar”, quando i rappresentanti dello stato ci bussano alla porta. Un’occupazione senza uomini…sarà mai possibile?! La nostra sola esistenza fuori dagli schemi patriarcali ha tolto la terra sotto ai piedi di quest’uomo in divisa il cui paternalismo ci ha fatto beffardamente sorridere. Ma la dose di paternalismo quotidiano non era finito. Il presidente dell’associazione per il recupero di tossicodipendenti Saman, proprietaria dell’immobile, ci ha intimato di andarcene, poiché, come sempre succede quando si fanno rivivere spazi abbandonati da anni, ”i lavori di ristrutturazione stanno per cominciare proprio adesso”. Lo stile buonista alla ”anche io occupavo le case negli anni 70” non ha impedito al presidente di rivelarci che c’è anche lo zampino di una mega cooperativa sociale piemontese, Anteo, che nel nome dei ”nuovi mercati” non vuole perdere l’occasione di espandersi anche al sud dove il disagio, che di certo non manca, è ancora più sfruttabile!
Ma noi da qui non ce ne andiamo. Vogliamo aprire il giardino e prendercene cura, vogliamo fare laboratori di autodifesa, condividere i saperi, contaminare e contaminarci a partire dai nostri bisogni e dai nostri desideri, vogliamo una casa dove sentirci libere, una casa che accolga donne, lesbiche, trans, negre,  precarie, antirazziste, dissidenti, ribelli di ogni dove.
A nuje sta casa ce piac! La casa è uno spazio non misto per donne, lesbiche e trans. Passate a trovarci!
Siamo in vico Calce, 28 a Materdei
Stasera, martedì 21 straripiamo con una cantata femminista per le strade del quartiere, dalle h21:30, se non ci trovi segui i canti!
Sabato 26 apriamo la casa per dei lavori collettivi in casa e in giardino. Porta guanti e attrezzi per sconfiggere i rovi e porta colori per dare voce alla nostra rabbia e far parlare i muri.
Merenda, cantata suonata e ballata, fino a sera.
Con fuoco e amore,
La Vampa
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